È arrivato il Broncio è un film di genere animazione, avventura, commedia, family, fantasy, diretto da Andrés Couturier, con Toby Kebbell e Lily Collins. Durata 90 minuti.
Il Broncio, il mago maldestro e arrabbiato che sparge grigiore e tristezza sul variopinto regno di Groovynham, non si è sempre chiamato così. Prima il suo nome era Sorriso, il suo umore era allegro e il suo cuore batteva per la bella Mary. Un re impaziente, però, l’ha imprigionato e ha esiliato lei in un’altra dimensione, quella terrena, per la precisione nella Londra degli anni Settanta. Parecchi decenni dopo, è il nipotino di Mary, il giovane Terry, a venire catapultato nella magica terra della nonna, dove una principessina lo scambia per il suo salvatore e il Broncio dichiara guerra ad entrambi
Belle e Sebastien 3 – Amici per sempre è un film diretto da Clovis Cornillac, con Félix Bossuet e Tchéky Karyo. Durata 90 minuti. Distribuito da Notorious Pictures.
Siamo nel 1948. Sebastien ha dodici e lui e Belle sono inseparabili. Ora la famiglia è cresciuta perché sono nati tre splendidi cuccioli. Intanto il colpo di fulmine tra suo padre Pierre e Angelina è diventato un matrimonio che, come Sebastien, viene a scoprire, potrebbe cambiare profondamente la sua vita. I neo sposi intendono trasferirsi in Canada portandolo con sé. Nel corso della loro assenza per la luna di miele si presenta nel paese un uomo dall’aspetto e dai modi minacciosi che pretende di essere il padrone di Belle e che la vuole riavere insieme ai suoi pregiati cuccioli.
The Post è un film di genere drammatico, diretto da Steven Spielberg, con Tom Hanks e Meryl Streep. Durata 118 minuti
Convinto che la guerra condotta in Vietnam dal suo Paese costituisca una sciagura per la democrazia, Daniel Ellsberg, economista e uomo del Pentagono, divulga nel 1971 una parte dei documenti di un rapporto segreto. 7000 pagine che dettagliano l’implicazione militare e politica degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Un’implicazione ostinata e contraria alla retorica ufficiale di quattro presidenti. È il New York Times il primo a rivelare l’affaire, poi impedito a proseguire la pubblicazione da un’ingiunzione della corte suprema. Il Washington Post (ri)mette mano ai documenti e rilancia grazie al coraggio del suo editore, Katharine Graham, e del suo direttore, Ben Bradlee.